mercoledì 20 gennaio 2010

c'è nessuno?

ma nessuno dice niente?
Apriamo un blog su roma?

Give a little

ebbene ogni tanto bisogna dare "onore al merito".
In solo 14 minuti sono riuscito nella parte alta del (non)capoluogo a incontrare mio padre, ripassare a casa, andare dai carabinieri, fare una denuncia (smarrimento non vi preoccupate anche se volevo denunciare proprio la città di Frosinone) e tornare in ufficio alle 14 e 29, giusto un minuto prima del limite. Folle direi.
W Frosinone allora, la super city!

martedì 19 gennaio 2010

PER DARE VOCE FORTE AI CITTADINI PIù DEBOLI ISTITUIAMO IL DIFENSORE CIVICO

da Giammarco Florenzani riceviamo e pubblichiamo:

PER DARE VOCE FORTE AI CITTADINI PIù DEBOLI ISTITUIAMO IL DIFENSORE CIVICO (ART 8 L 142/1990)
 
Negli ultimi giorni ho potuto leggere dalla stampa locale testimonianze di situazioni di grave disagio sociale: prima del coraggioso appello ,da Arce, di una mamma che non può permettersi la sedia per il figlio disabile ,poi dell’appello di un ragazzo di Fiuggi che ,orfano dei genitori, non trova modo per il proprio sostentamento e chiede aiuto alle istituzioni ed infine dell’appello di Roberto Pesce , affetto da distrofia muscolare e disabile da due anni ,che nel suo comune di S.Donato non riesce ad andare in centro ,alla posta ed a teatro, perché l’amministrazione non riesce a trovare il tempo di togliergli quelle barriere architettoniche che costringono Roberto alla prigionia. Le vittime di questi casi trovano il coraggio di esporsi a mezzo stampa per denunciare la loro situazione ed ecco puntuali sopravvenire ,nella maggior parte dei casi ,interventi dell’assessore a questo o del consigliere addetto a quell’altro e i più fortunati ,possono vedersi appoggiati persino dal sindaco di turno e se non da loro ,sicuro da qualche segretario di partito .Credo che questa non sia buona amministrazione, né tantomeno possa essere considerata politica ,perché la politica previene , la politica ,quella vera ,cura in silenzio , non provoca disperati appelli a mezzo stampa. Questa è casomai elemosina ,pietà , sentimento che di certo non meritano i dignitosi autori di questi gridi d’aiuto. Facile arrivare alla conclusione che il problema sia negli addetti alle politiche sociali ,ma non credo sia così. Il problema sta nell’amministrazione centrale ,che non ha mai messo chiarezza nelle politiche sociali,quelle addette ad occuparsi di queste situazioni,che sono tantissime e che molte volte non si vedono o si evita di sbatterci contro. Oggi ogni comune ha un addetto alle politiche sociali ,andando sul sito della provincia di Frosinone si può scoprire che c’è un addetto al sociale ,che è il presidente della provincia, ed una commissione consiliare in materia,inoltre la Provincia ,con il massimo della trasparenza, pubblica progetti e leggi in tema sociale e sono davvero tanti. Il problema ,come accade spesso in Italia ,non sono né le leggi né le strutture ,ma chi le applica poco , chi non le porta alla luce che meritano e chi non le sfrutta per niente. Molte volte manca lo stimolo alle istituzioni ,manca una voce univoca a cui i cittadini possano con dignità rivolgersi per trovare protezione e forte sostegno ,in poche parole manca un difensore civico. E qui c’è il colpo di scena: secondo l’art 8 della Legge 142 del 1990 è istituito l’ufficio del difensore civico per rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino nei confronti delle pubbliche amministrazioni e per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Inoltre la suddetta legge stabilisce che Lo statuto provinciale e quello comunale possano prevedere l'istituto del difensore civico, il quale svolge un ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale e provinciale, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini. Sono passati 20 anni e naturalmente la legge non è stata applicata né in Provincia né in tutti i Comuni ciociari,tranne per il comune di Esperia ,di cui però non si hanno notizie di che fine abbia fatto tale figura ,istituita da tempo ,che però il comune non pubblicizza nemmeno sul sito, che non ha. 
In certi casi ,come testimoniato da reportage televisivi ,la figura suddetta è stata istituita , ma eletta dalla maggioranza, è rimasta sotto scacco ,non potendo fare la voce grossa contro coloro che quella poltrona gliel’avevano data (caso simile è quello del comune di Roma). Sarebbe doveroso ,per dare voce ai cittadini più deboli ,di istituire questa figura del difensore civico anche in Provincia di Frosinone ed in tutti i comuni ,con elezione del consiglio comunale, non a maggioranza semplice ma a maggioranza di 2/3, così che la figura sia super partes e responsabilizzata. In questo modo anche la mamma di Arce ,il ragazzo di Fiuggi e Roberto Pesce avrebbero un rappresentante ,una voce forte che li difenda ,senza essere sfruttati dai propagandisti della politica. Tale figura metterebbe maggiore chiarezza anche nelle politiche sociali istituendo il sistema di divisione dei ruoli tra chi denuncia e chi trova la soluzione. Anche se fatto dal segretario giovanile della Fiamma Tricolore ,questo appello non è né di destra né di sinistra ,ma ,almeno credo,di buon senso. 

UN CITTADINO CIOCIARO 
Giammarco Florenzani

 

venerdì 15 gennaio 2010

Alò alò america me senti?

qualcuno ci ascolta! e comincia a leggerci!

http://www.p41.it/7191/il-teatro-non-ci-serve/#more-7191

Piove! Governo ladro? no, semplicemente non puoi giocare

Per la serie "oggi parliamo di", e "LOST", oggi trattiamo un argomento a me molto caro, talmente caro che credo sia la mia frustrazione maggiore assieme al cavo delle cuffie dell'ipod/iphone che puntualmente si imbriglia e con il quale perdo molto tempo a combattere: il tennis d'inverno.

Gli appassionati di tennis giocano quando il tempo è bello, specie d'estate, per poi smettere d'inverno quando i campi (nella quasi totalità in terra rossa nella nostra provincia) diventano pesanti, umidi e le palline diventano marroni fino a confondersi con il manto. Chi però ama questo gioco o lo pratica in forma agonistica deve necessariamente trovare una soluzione. Il periodo dei tornei è morto in questo lasso di tempo, si riparte più o meno a marzo, però ci si deve pur allenare.

E se piove per quindici giorni di fila come in queste ultime due settimane? T'attacchi.

Eh si perchè Frosinone-città-capoluogo-di-provincia non ha un campo da tennis al coperto.
Pur avendo tanti tennisti, pur calamitando a sè i tennisti dell'hinterland, il capo(non)luogo Frosinone non ha campi da tennis al coperto.

L'unico campo coperto è quello del Park Club che però sta ad Alatri, pur rimanendo comodissimo visto che è sito proprio al confine con Frosinone. E i campi poi sono di erba sintetica, roba antipatica agli amanti dello sport con la racchetta.

La città non offre tennis al coperto. Il risorto Tc Enal sta per coprire un campo, doveva essere già pronto ma problemi con i lavori connessi al restauro della piscina comunale hanno impedito il tutto. Un film già visto che ha penalizzato i soliti: gli utenti/cittadini.

Nessun imprenditore privato della città ha pensato di investire in tal senso. Si vociferava di rimettere mano all'ex circolo "Il Casale", zona aeroporto, che ho avuto modo di vedere oggi in stato di totale abbandono, con l'erba alta 2 metri. Un vero peccato perchè era una struttura di qualità. Comunque di questo progetto non se n'è fatto ad oggi nulla.

Non rimane quindi che emigrare verso Isola del Liri, Sora, Arce, Cassino (per citare i primi che mi vengono in mente) spendendo un bel po' di soldi per campo-luci-benzina. A Frosinone evidentemente non ce lo meritiamo.

I campi da tennis sono strutture private quindi le responsabilità sono degli imprenditori, ma i nostri amministratori hanno pensato di adoperarsi in tal senso per ovviare a questa lacuna? Il Tc Enal è un impianto comunale se non sbaglio, sebbene gestito in concessione. E il Coni col suo famoso credito sportivo? Dall'alto delle sue infinite risorse quali strutture sportive ha realizzato a Frosinone?

A me non viene in mente niente. a voi?

mercoledì 13 gennaio 2010

C'è solo il MAC! (non i computer eh!)

La nostra colpa è stata quella di aver dormito fino a tardi. Come? Ma dovevate andare a lavorare? No no, era il 2 gennaio, tutti in ferie, e per di più era sabato, il sabato dei saldi! Si vabbè, ma che è successo? Eh niente, non siamo riusciti a pranzare fuori.

Si, è successo, sabato due gennaio, il sabato d'apertura dei saldi a Frosinone, alle tre scarse del pomeriggio non siamo riusciti a mangiare. Ero appena tornato da un capodanno spagnolo, dove avevo pranzato, cenato e colazionato agli orari più impensabili senza alcun problema, tutti i giorni (31 e 1) compresi praticamente dappertutto. Torno a Frosinone e non riesco a pranzare fuori. Lungi da me l'idea di fare il paragone grandecittàspagnola-Frosinone, non avrebbe senso, ma voglio raccontarvi questa giornata.

Alle due e mezza usciamo, e l'idea è quella di pranzare qualcosa fuori per poi fare un giro shopping senza nulla a pretendere per le "vie del centro" (si vabbè). Si va in un noto locale a piazza De Matthaeis che di solito è aperto per pranzo tutti i giorni. Chiuso. Sparo una battutina di quelle banali, tipo "misà che ci toccherà andare dal Mac". Lo sguardo che ricevo è di quelli che più o meno recita "manco pe che scherzo".

Giro nella parte alta del capoluogo. Tutto chiuso. Gente per strada? Circa 20, 30 unità. Torniamo giù, abbassiamo le pretese e cerchiamo una pizzeria al taglio. A via Aldo Moro una era chiusa, l'altra stava riaprendo e non aveva niente. Ci rechiamo quindi in un bar dove avevo pranzato una volta. Chiedo, "ma si può mangiare qualcosa?". Barista: "solo piadine". Già profondamente scazzato comunque gongolavo all'idea, alchè chiedo se ce ne fosse qualcuna vegetariana per la mia partner. Risposta: "no". Ovvio. Ma chi ci pensa ai diversamente mangiatori ? Sconsolato, e per solidarietà, rinuncio chiedendo due prosecchi abbracciando volutamente la strada dell'alcol. Non ci offrono manco le patatine, dobbiamo chiederle (e stiamo in locale glamour, di quelli che si fanno pubblicità sulle riviste locali). Sconsolati a Frosinone. E affamati.

Morale. Questa città ti impone i suoi orari. Vuoi pranzare? Ok, ma a ora di pranzo. Cena? si ma non fare tardi che il forno potrestri trovarlo spento. Hai degli orari diversi dai nostri? So cazzi tua.

Stendo un velo pietoso sul fatto che praticamente via Aldo Moro fosse deserta alle 4 del pomeriggio nella giornata dei saldi. Mi sarei aspettato un po' di vitalità, ma evidentemente non me lo merito.

martedì 12 gennaio 2010

il Teatro non ci serve

ma c'è veramente bisogno del teatro a Frosinone? quando ho saputo che Corrado Guzzanti aveva programmato una data del suo tour a Frosinone ho pensato due cose:
1. so finite le città in Italia, c'è rimasta solo Frosinone
2. era ora risparmierò la benzina per andare a vederlo a Roma

Subito scatta la caccia al biglietto che viene comprato subito, in piccionaia, salvo poi scoprire che a pochi giorni dallo spettacolo del sinistroide artista (ma l'evento a Frosinone è organizzato da un giornale che di sinistra usa solo la mano, pecunia non olet) ci sono ancora i biglietti!

neanche Guzzanti riesce a stimolarci un po', mi consola sapere che forse ci saranno più persone al palazzetto dello sport (moriremo di freddo vero?) di quante ce ne sono state durante la visita del papa a Cassino.
e Guzzanti si fa pagare pure!

il tappeto rotolante dalla visione suggestiva

frequentando una palestra nota del Frusinate, visto che il tempo a disposizione a Frosinone va impiegato bene e visto che bisogna buttare giù la panza, mi imbatto puntualmente nei famosi tappeti rotolanti, che fanno tanto figo e fanno pure tanto sudare se ci si sta sopra abbastanza.

La "mia" palestra è sita in zona campo sportivo, nei pressi di quel monumento del quale da bambino chiesi conto a mio padre chiedendogli il significato di quell'accatastamento di metallo, mio padre , da buon romano trapiantato a Frosinone (glisso per decenza familiare su questo fatto), rispose perentoriamente: "non lo so, secondo me non c'ha capito un cazzo manco chi l'ha fatto".

Ma non è questo il punto. I tappeti rotolanti sono disposti nella mia palestra a L. Correre per molto tempo comporta distrazioni, musica, si certo, o televisione, a seconda di quali adoperi. Puoi quindi usare i tappeti di fronte la televisione, che ti completano la visuale con la gente impegnata a sudare in altra maniera, oppure - e qui arriviamo al punto - utilizzare i tappetoni posti davanti la vetrata che danno appunto sull'ammasso di lamiera definito monumento. E non solo.
E si perchè l'altro giorno, alzando un po' di più lo sguardo in cosa mi sono imbattuto? nel super parcheggio!
Esattamente, il mega parcheggio completato dopo decenni, con la mano del privato, che di colpo ha impedito a noi tutti fruitori della palestra di parcheggiare sulle strisce blu inattive, o nei lati della strada che costeggia il centro di sudore a pagamento. Le multe ora fioccano sia per chi abusa delle strisce blu sia per chi lascia in strada l'auto. Meno male che la palestra ha pensato bene di recuperare degli spazi propri rendendo ancora più agevole la vita ai suoi frequentatori e - udite udite - senza alterare di neanche un centesimo il prezzo.
Tralasciando tutti i discorsi sull'utilità del parcheggio, vi posso dire che correre vedendo questa struttura enorme, orribile, e soprattutto DESOLATA rende ancora più pesante la corsa sul tappeto. A nulla serve l'heavy metal sparato nelle cuffie, il multipiano vince sempre. Ad oggi, in orario tardo pomeridiano non mi sono ancora imbattuto visivamente in un auto che osasse varcare la soglia del parcheggio, neanche fosse la porta dell'Inferno. Ma che magari non serve?

In ogni caso, o in conclusione per citare Vergassola, correre al caldo guardando il multipiano non ha prezzo.
Un consiglio. Spegnete le luci almeno risparmiate(amo?) la bolletta!!!!

scorie

mi ritrovo invitata a scrivere su questo blog per celebrare la morte civile di una città. Una città che dovrebbe, per osmosi, assimilare, per poi metabolizzare, idee e suggestioni direttamente dalla capitale grazie ai suoi scarsi 100 km di distanza.
Invece no, dicevo appunto di ritrovarmi qui per sottolineare come questa piccola cittadina sia morta dal punto di vista culturale e sociale.

Prima cosa che noto: a frosinone non c'è un teatro. Come non c'è un teatro? No, non c'è e, apparentemente, nessuno ne sente la mancanza. In compenso però c'è un geniale parcheggio su più piani che si scaglia nei pressi del centro sotrico, dove i più arditi possono pensare che ci sia vita mentre i più realisti sanno che c'è solo ombra, vento e freddo. Non credo che per le stradine del piccolo ma grazioso centro storico ci sia un negozio. Non c'è ninete appunto.
Ecco, la prima cosa che mi viene da dire è che a frosinone veramente non c'è niente. No teatro, no mostre, 2 cinema di cui uno di recentissima realizzazione, ci sono ristoranti e pizzerie perchè l'importante è mangiare, nutrire il corpo. Per la mente non c'è niente.

Quello che, da foriestera, salta agli occhi è di trovarsi in una città mascherata da città, è un pò buffona frosinone, perchè tra i bar e locali si sente parlare spesso di politica, di vita cittadina, ma la percezione è che ci si trova davanti a una farsa. E' buffa frosinone perchè si decide inspiegabilmente di parcheggi e areoporti quando in realtà non ci sono neanche semafori degni di questo nome. E' buffa perchè chi ci vive soffre, contro tutte le aspettitive, di problemi gravissimi di smog e traffico, eppure nessuno dice niente. La preoccupazione di tutti sembra sia il sindaco, l'assessore, i trans, l'editore, il quotidiano...

lunedì 4 gennaio 2010

Perchè questo blog?

Vediamo, perchè questo blog.

da wikipedia:
Una città è un insediamento umano esteso e stabile, un'area urbana che si differenzia da un paese o un villaggio per dimensione, densità di popolazione, importanza o status legale. Il termine italiano città deriva dall'analogo latino civitas, e deriva dalla stessa etimologia di civiltà. Un'altra definizione di città può essere: concentrazione di popolazione e funzioni,dotata di strutture stabili e di un territorio.

Certo, come dimensione, popolazione, importanza ci siamo, Frosinone si può definire una città. Ma per il resto? se per popolazione si intendono degli zombie che vagano senza meta poichè stufi di stare in casa allora si, Frosinone ha una popolazione. Ma per il resto?

Chi conosce un minimo questa città sa benissimo il perchè di questo blog che speriamo possa servire a qualcuno, possa stimolare l'intelletto di qualche addetto ai lavori, e che invece sicuramente sarà un ricettacolo di sfoghi e frustrazioni :)