Conoscete tutti il mitico London Eye? No? non vi preoccupate, è una giostra posta sul Tamigi che vi consente - considerato che è abbastanza alta - di avere uno sguardo abbastanza lungo sulla capitale inglese. Da qualche tempo anche Frosinone si è dotata del FROSINON EYE, che letto così io lo interpreto in FROSINON-NON-HAI, ciò quello che non abbiamo a Frosinone. Si lo so è una cazzata (come l'altezza dell'occhio frusinate che è posto ovviamente anche nella parte bassa della siti) però è servita come pretesto per rianimare questo blog in cui i tanti frusinati invitati a partecipare latitano. Come la città.
martedì 16 febbraio 2010
mercoledì 20 gennaio 2010
Give a little
ebbene ogni tanto bisogna dare "onore al merito".
In solo 14 minuti sono riuscito nella parte alta del (non)capoluogo a incontrare mio padre, ripassare a casa, andare dai carabinieri, fare una denuncia (smarrimento non vi preoccupate anche se volevo denunciare proprio la città di Frosinone) e tornare in ufficio alle 14 e 29, giusto un minuto prima del limite. Folle direi.
W Frosinone allora, la super city!
In solo 14 minuti sono riuscito nella parte alta del (non)capoluogo a incontrare mio padre, ripassare a casa, andare dai carabinieri, fare una denuncia (smarrimento non vi preoccupate anche se volevo denunciare proprio la città di Frosinone) e tornare in ufficio alle 14 e 29, giusto un minuto prima del limite. Folle direi.
W Frosinone allora, la super city!
martedì 19 gennaio 2010
PER DARE VOCE FORTE AI CITTADINI PIù DEBOLI ISTITUIAMO IL DIFENSORE CIVICO
da Giammarco Florenzani riceviamo e pubblichiamo:
UN CITTADINO CIOCIARO
Giammarco Florenzani
PER DARE VOCE FORTE AI CITTADINI PIù DEBOLI ISTITUIAMO IL DIFENSORE CIVICO (ART 8 L 142/1990)
Negli ultimi giorni ho potuto leggere dalla stampa locale testimonianze di situazioni di grave disagio sociale: prima del coraggioso appello ,da Arce, di una mamma che non può permettersi la sedia per il figlio disabile ,poi dell’appello di un ragazzo di Fiuggi che ,orfano dei genitori, non trova modo per il proprio sostentamento e chiede aiuto alle istituzioni ed infine dell’appello di Roberto Pesce , affetto da distrofia muscolare e disabile da due anni ,che nel suo comune di S.Donato non riesce ad andare in centro ,alla posta ed a teatro, perché l’amministrazione non riesce a trovare il tempo di togliergli quelle barriere architettoniche che costringono Roberto alla prigionia. Le vittime di questi casi trovano il coraggio di esporsi a mezzo stampa per denunciare la loro situazione ed ecco puntuali sopravvenire ,nella maggior parte dei casi ,interventi dell’assessore a questo o del consigliere addetto a quell’altro e i più fortunati ,possono vedersi appoggiati persino dal sindaco di turno e se non da loro ,sicuro da qualche segretario di partito .Credo che questa non sia buona amministrazione, né tantomeno possa essere considerata politica ,perché la politica previene , la politica ,quella vera ,cura in silenzio , non provoca disperati appelli a mezzo stampa. Questa è casomai elemosina ,pietà , sentimento che di certo non meritano i dignitosi autori di questi gridi d’aiuto. Facile arrivare alla conclusione che il problema sia negli addetti alle politiche sociali ,ma non credo sia così. Il problema sta nell’amministrazione centrale ,che non ha mai messo chiarezza nelle politiche sociali,quelle addette ad occuparsi di queste situazioni,che sono tantissime e che molte volte non si vedono o si evita di sbatterci contro. Oggi ogni comune ha un addetto alle politiche sociali ,andando sul sito della provincia di Frosinone si può scoprire che c’è un addetto al sociale ,che è il presidente della provincia, ed una commissione consiliare in materia,inoltre la Provincia ,con il massimo della trasparenza, pubblica progetti e leggi in tema sociale e sono davvero tanti. Il problema ,come accade spesso in Italia ,non sono né le leggi né le strutture ,ma chi le applica poco , chi non le porta alla luce che meritano e chi non le sfrutta per niente. Molte volte manca lo stimolo alle istituzioni ,manca una voce univoca a cui i cittadini possano con dignità rivolgersi per trovare protezione e forte sostegno ,in poche parole manca un difensore civico. E qui c’è il colpo di scena: secondo l’art 8 della Legge 142 del 1990 è istituito l’ufficio del difensore civico per rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino nei confronti delle pubbliche amministrazioni e per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Inoltre la suddetta legge stabilisce che Lo statuto provinciale e quello comunale possano prevedere l'istituto del difensore civico, il quale svolge un ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale e provinciale, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini. Sono passati 20 anni e naturalmente la legge non è stata applicata né in Provincia né in tutti i Comuni ciociari,tranne per il comune di Esperia ,di cui però non si hanno notizie di che fine abbia fatto tale figura ,istituita da tempo ,che però il comune non pubblicizza nemmeno sul sito, che non ha.
In certi casi ,come testimoniato da reportage televisivi ,la figura suddetta è stata istituita , ma eletta dalla maggioranza, è rimasta sotto scacco ,non potendo fare la voce grossa contro coloro che quella poltrona gliel’avevano data (caso simile è quello del comune di Roma). Sarebbe doveroso ,per dare voce ai cittadini più deboli ,di istituire questa figura del difensore civico anche in Provincia di Frosinone ed in tutti i comuni ,con elezione del consiglio comunale, non a maggioranza semplice ma a maggioranza di 2/3, così che la figura sia super partes e responsabilizzata. In questo modo anche la mamma di Arce ,il ragazzo di Fiuggi e Roberto Pesce avrebbero un rappresentante ,una voce forte che li difenda ,senza essere sfruttati dai propagandisti della politica. Tale figura metterebbe maggiore chiarezza anche nelle politiche sociali istituendo il sistema di divisione dei ruoli tra chi denuncia e chi trova la soluzione. Anche se fatto dal segretario giovanile della Fiamma Tricolore ,questo appello non è né di destra né di sinistra ,ma ,almeno credo,di buon senso.
In certi casi ,come testimoniato da reportage televisivi ,la figura suddetta è stata istituita , ma eletta dalla maggioranza, è rimasta sotto scacco ,non potendo fare la voce grossa contro coloro che quella poltrona gliel’avevano data (caso simile è quello del comune di Roma). Sarebbe doveroso ,per dare voce ai cittadini più deboli ,di istituire questa figura del difensore civico anche in Provincia di Frosinone ed in tutti i comuni ,con elezione del consiglio comunale, non a maggioranza semplice ma a maggioranza di 2/3, così che la figura sia super partes e responsabilizzata. In questo modo anche la mamma di Arce ,il ragazzo di Fiuggi e Roberto Pesce avrebbero un rappresentante ,una voce forte che li difenda ,senza essere sfruttati dai propagandisti della politica. Tale figura metterebbe maggiore chiarezza anche nelle politiche sociali istituendo il sistema di divisione dei ruoli tra chi denuncia e chi trova la soluzione. Anche se fatto dal segretario giovanile della Fiamma Tricolore ,questo appello non è né di destra né di sinistra ,ma ,almeno credo,di buon senso.
Giammarco Florenzani
venerdì 15 gennaio 2010
Alò alò america me senti?
qualcuno ci ascolta! e comincia a leggerci!
http://www.p41.it/7191/il-teatro-non-ci-serve/#more-7191
http://www.p41.it/7191/il-teatro-non-ci-serve/#more-7191
Piove! Governo ladro? no, semplicemente non puoi giocare
Per la serie "oggi parliamo di", e "LOST", oggi trattiamo un argomento a me molto caro, talmente caro che credo sia la mia frustrazione maggiore assieme al cavo delle cuffie dell'ipod/iphone che puntualmente si imbriglia e con il quale perdo molto tempo a combattere: il tennis d'inverno.
Gli appassionati di tennis giocano quando il tempo è bello, specie d'estate, per poi smettere d'inverno quando i campi (nella quasi totalità in terra rossa nella nostra provincia) diventano pesanti, umidi e le palline diventano marroni fino a confondersi con il manto. Chi però ama questo gioco o lo pratica in forma agonistica deve necessariamente trovare una soluzione. Il periodo dei tornei è morto in questo lasso di tempo, si riparte più o meno a marzo, però ci si deve pur allenare.
E se piove per quindici giorni di fila come in queste ultime due settimane? T'attacchi.
Eh si perchè Frosinone-città-capoluogo-di-provincia non ha un campo da tennis al coperto.
Pur avendo tanti tennisti, pur calamitando a sè i tennisti dell'hinterland, il capo(non)luogo Frosinone non ha campi da tennis al coperto.
L'unico campo coperto è quello del Park Club che però sta ad Alatri, pur rimanendo comodissimo visto che è sito proprio al confine con Frosinone. E i campi poi sono di erba sintetica, roba antipatica agli amanti dello sport con la racchetta.
La città non offre tennis al coperto. Il risorto Tc Enal sta per coprire un campo, doveva essere già pronto ma problemi con i lavori connessi al restauro della piscina comunale hanno impedito il tutto. Un film già visto che ha penalizzato i soliti: gli utenti/cittadini.
Nessun imprenditore privato della città ha pensato di investire in tal senso. Si vociferava di rimettere mano all'ex circolo "Il Casale", zona aeroporto, che ho avuto modo di vedere oggi in stato di totale abbandono, con l'erba alta 2 metri. Un vero peccato perchè era una struttura di qualità. Comunque di questo progetto non se n'è fatto ad oggi nulla.
Non rimane quindi che emigrare verso Isola del Liri, Sora, Arce, Cassino (per citare i primi che mi vengono in mente) spendendo un bel po' di soldi per campo-luci-benzina. A Frosinone evidentemente non ce lo meritiamo.
I campi da tennis sono strutture private quindi le responsabilità sono degli imprenditori, ma i nostri amministratori hanno pensato di adoperarsi in tal senso per ovviare a questa lacuna? Il Tc Enal è un impianto comunale se non sbaglio, sebbene gestito in concessione. E il Coni col suo famoso credito sportivo? Dall'alto delle sue infinite risorse quali strutture sportive ha realizzato a Frosinone?
A me non viene in mente niente. a voi?
Gli appassionati di tennis giocano quando il tempo è bello, specie d'estate, per poi smettere d'inverno quando i campi (nella quasi totalità in terra rossa nella nostra provincia) diventano pesanti, umidi e le palline diventano marroni fino a confondersi con il manto. Chi però ama questo gioco o lo pratica in forma agonistica deve necessariamente trovare una soluzione. Il periodo dei tornei è morto in questo lasso di tempo, si riparte più o meno a marzo, però ci si deve pur allenare.
E se piove per quindici giorni di fila come in queste ultime due settimane? T'attacchi.
Eh si perchè Frosinone-città-capoluogo-di-provincia non ha un campo da tennis al coperto.
Pur avendo tanti tennisti, pur calamitando a sè i tennisti dell'hinterland, il capo(non)luogo Frosinone non ha campi da tennis al coperto.
L'unico campo coperto è quello del Park Club che però sta ad Alatri, pur rimanendo comodissimo visto che è sito proprio al confine con Frosinone. E i campi poi sono di erba sintetica, roba antipatica agli amanti dello sport con la racchetta.
La città non offre tennis al coperto. Il risorto Tc Enal sta per coprire un campo, doveva essere già pronto ma problemi con i lavori connessi al restauro della piscina comunale hanno impedito il tutto. Un film già visto che ha penalizzato i soliti: gli utenti/cittadini.
Nessun imprenditore privato della città ha pensato di investire in tal senso. Si vociferava di rimettere mano all'ex circolo "Il Casale", zona aeroporto, che ho avuto modo di vedere oggi in stato di totale abbandono, con l'erba alta 2 metri. Un vero peccato perchè era una struttura di qualità. Comunque di questo progetto non se n'è fatto ad oggi nulla.
Non rimane quindi che emigrare verso Isola del Liri, Sora, Arce, Cassino (per citare i primi che mi vengono in mente) spendendo un bel po' di soldi per campo-luci-benzina. A Frosinone evidentemente non ce lo meritiamo.
I campi da tennis sono strutture private quindi le responsabilità sono degli imprenditori, ma i nostri amministratori hanno pensato di adoperarsi in tal senso per ovviare a questa lacuna? Il Tc Enal è un impianto comunale se non sbaglio, sebbene gestito in concessione. E il Coni col suo famoso credito sportivo? Dall'alto delle sue infinite risorse quali strutture sportive ha realizzato a Frosinone?
A me non viene in mente niente. a voi?
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mercoledì 13 gennaio 2010
C'è solo il MAC! (non i computer eh!)
La nostra colpa è stata quella di aver dormito fino a tardi. Come? Ma dovevate andare a lavorare? No no, era il 2 gennaio, tutti in ferie, e per di più era sabato, il sabato dei saldi! Si vabbè, ma che è successo? Eh niente, non siamo riusciti a pranzare fuori.
Si, è successo, sabato due gennaio, il sabato d'apertura dei saldi a Frosinone, alle tre scarse del pomeriggio non siamo riusciti a mangiare. Ero appena tornato da un capodanno spagnolo, dove avevo pranzato, cenato e colazionato agli orari più impensabili senza alcun problema, tutti i giorni (31 e 1) compresi praticamente dappertutto. Torno a Frosinone e non riesco a pranzare fuori. Lungi da me l'idea di fare il paragone grandecittàspagnola-Frosinone, non avrebbe senso, ma voglio raccontarvi questa giornata.
Alle due e mezza usciamo, e l'idea è quella di pranzare qualcosa fuori per poi fare un giro shopping senza nulla a pretendere per le "vie del centro" (si vabbè). Si va in un noto locale a piazza De Matthaeis che di solito è aperto per pranzo tutti i giorni. Chiuso. Sparo una battutina di quelle banali, tipo "misà che ci toccherà andare dal Mac". Lo sguardo che ricevo è di quelli che più o meno recita "manco pe che scherzo".
Giro nella parte alta del capoluogo. Tutto chiuso. Gente per strada? Circa 20, 30 unità. Torniamo giù, abbassiamo le pretese e cerchiamo una pizzeria al taglio. A via Aldo Moro una era chiusa, l'altra stava riaprendo e non aveva niente. Ci rechiamo quindi in un bar dove avevo pranzato una volta. Chiedo, "ma si può mangiare qualcosa?". Barista: "solo piadine". Già profondamente scazzato comunque gongolavo all'idea, alchè chiedo se ce ne fosse qualcuna vegetariana per la mia partner. Risposta: "no". Ovvio. Ma chi ci pensa ai diversamente mangiatori ? Sconsolato, e per solidarietà, rinuncio chiedendo due prosecchi abbracciando volutamente la strada dell'alcol. Non ci offrono manco le patatine, dobbiamo chiederle (e stiamo in locale glamour, di quelli che si fanno pubblicità sulle riviste locali). Sconsolati a Frosinone. E affamati.
Morale. Questa città ti impone i suoi orari. Vuoi pranzare? Ok, ma a ora di pranzo. Cena? si ma non fare tardi che il forno potrestri trovarlo spento. Hai degli orari diversi dai nostri? So cazzi tua.
Stendo un velo pietoso sul fatto che praticamente via Aldo Moro fosse deserta alle 4 del pomeriggio nella giornata dei saldi. Mi sarei aspettato un po' di vitalità, ma evidentemente non me lo merito.
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